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(di Marco Cecchelli) Francesco nacque ad Assisi nel 1182. Dopo una gioventù spensierata, convertitosi a Cristo, rinunciò a tutti i beni paterni per aderire fermamente a Dio. Sposò la povertà per seguire più perfettamente l’esempio di Cristo e predicò a tutti l’amore di Dio. Formò i suoi seguaci con Regole ispirate al vangelo e che la Sede Apostolica approvò. Fondò, insieme con santa Chiara, un ordine di religiose e un Terz’Ordine di persone penitenti, che vivessero nel mondo. Morì nel 1226. Fu proclamato patrono d’Italia da Pio XII il 18 giugno 1939. La statua, una terracotta policroma di ignoto scultore bolognese del tardo Cinquecento o del primo Seicento, raffigura san Francesco in contemplazione del crocifisso. Il santo è rappresentato e vestito del saio dei Frati Minori Cappuccini. (1) L’ancona, in stucco policromo e dal sapore neorinascimentale, è opera degli scultori ornatisti Alberto e Gaetano Alberti (1894). La decorazione è di Augusto Pagliarini eseguita nel 1943, e riproduce quattro scene della vita del Poverello d’Assisi. Alle pareti sono appese due stampe su tela raffiguranti: a ds. San Giovanni Bosco (1815-1888) fondatore dei Salesiani; a sn. San Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842) (2), fondatore delle Suore ancora presenti a Gaggio per l’assistenza dei malati, dei fanciulli e dei ragazzi con insegnamento catechistico e scolastico. |